Ovunque andiate... che i vostri piedi non inciampino, che le vostre braccia non si indeboliscano e che le vostre parole siano veritiere. Allora le vostre speranze saranno esaudite e le vostre iniziative avranno successo (Fabio, da una Preghiera tribale del nord Thailandia).

mercoledì 21 settembre 2011

La prostituzione in Thailandia II parte.

Vai a "La prostituzione in Thailandia I parte".



Punti di vista sociali e religiosi.
Mentre puo' sembrare che la prostituzione sia principalmente rivolta al mercato estero la maggior parte dei clienti sia sotto l'aspetto economico che sotto l'aspetto quantitativo sono nativi. Secondo sondaggi affidabili sui comportamento sessuale, ogni giorno almeno 450.000 uomini thailandesi visitano prostitute. Alcune di queste visite sono integrate nei riti di iniziazione: per molti uomini thailandesi, un viaggio al bordello è un rito di passaggio, una tradizione tramandata da padre in figlio. Cosi' le prostitute svolgono un ruolo importante nel formare l'identità sessuale dei giovani maschi thailandesi. Questo è confermato dalle statistiche disponibili, studi dimostrano che la maggior parte degli uomini thailandesi hanno la loro prima esperienza sessuale con una prostituta e che il 95% di tutti i gli uomini thailandesi oltre i 21 anni hanno dormito con una prostituta. 
A livello culturale questo fatto viene spiegato con le seguenti parole "gli uomini thailandesi pensano che sia loro diritto fare sesso a buon mercato, ... e ci sono donne thailandesi abbastanza povere per renderlo possibile."
Per capire ulteriormernte occorre ritornare al concetto della verginita' mentre e' perfettamente accettabile che un uomo vada da una prostituta e fortemente condannato che due persone che stanno insieme con le migliori idee di diventare marito e moglie facciano sesso prima del matrimonio. Questo fatto e' allo stesso tempo assurdo e strano e' lo stesso carattere puritano della societa' thailandese che crea la prostituzione rivolta verso l'interno. E il tutto porta a un punto di vista che viene immediatamente rifiutato dal mondo occidentale: in Thailandia le donne dovrebbero essere caste fino al matrimonio e monogame dopo, gli uomini possono essere tranquillamente promiscui. 
Nel tipo di buddismo praticato in Thailandia Buddha ha chiarito ai suoi discepoli che le donne non possono raggiungere il nirvana, perché le donne hanno molte responsabilità sociali, come allevare i loro bambini, ecc... e sono fisicamente deboli per affrontare le difficoltà. Il mondo sarebbe presto arrivata alla fine se entrambi, sia gli uomini che le donne, fossero andati in cerca di chiarimenti. Questo è evidenziato anche dalla convinzione che le donne non possono raggiungere l'illuminazione, anche se questa visione è contestata da altre scritture buddiste come il Vinaya Pitaka nel Canone Pali. Inoltre, il tipo di buddismo praticato in Thailandia prevede dieci tipi di mogli nella sua vihaya, o le regole per i monaci. All'interno di queste regole, i primi tre tipi sono in realtà le donne che possono essere pagate per i loro servizi. Oggi questo si e' manifestato in Thailandia in una accettazione da parte di mogli della prostituzione. Il sesso con le prostitute è vista dalle mogli come sesso vuoto e, quindi, le donne possono consentire ai loro mariti di fare sesso con le prostitute senza senso piuttosto che trovare una nuova moglie.
Inoltre il Buddismo prescrive anche l'accettazione e la rassegnazione di fronte al dolore e alle sofferenze della vita, secondo le credenze il karma espia i peccati delle vite precedenti, cio' puo' portare certe donne alla conclusione che la loro misera situazione attuale di prostituta è il risultato sul loro karma di vite precedenti.
La societa' thailandesee ha un proprio insieme, una propria serie unica di costumi sessuali spesso contraddittori. Visitare una prostituta o pagare un'amante non e' una cosa rara, anche se non necessariamente e' un comportamento accettabile, per gli uomini. Molte donne Thai, per esempio, ritengono che l'esistenza della prostituzione riduce attivamente l'incidenza di stupri. In molti thailandesi, c'è l'idea generale che la prostituzione è sempre stata, e sempre sarà, una parte del tessuto sociale del loro paese.
Secondo uno studio del 1996, il desiderio sessuale degli uomini è percepito, da uomini e donne thailandesi, come molto più forte del desiderio sessuale delle donne. Dove le donne sono ritenute in grado di esercitare un controllo sui loro desideri, il desiderio sessuale degli uomini è visto come una necessità fisiologica di base o un istinto. Si ritiene anche sia da parte degli uomini che delle donne thailandesi che gli uomini hanno bisogno di una variazione occasionale di partner. L'infedeltà femminile è fortemente disapprovata e secondo un sondaggio del 1993, anche i rapporti sessuali di donne single incontrano disapprovazione dalla maggioranza della popolazione tailandese, mentre per gli uomini thailandesi il sesso prematrimoniale, il sesso casuale e il sesso extraconiugale con le prostitute è accettato, messo in conto e a volte addirittura incoraggiato in quanto questo e' percepito come meno minaccioso per un matrimonio delle relazioni durature con una cosiddetta "moglie minore" (mia noi). Molto piu' sopportabile che il marito trascorra una serata fuori con amici che ne condivida cibo e bevande e in ultimo anche un'occasionale esperienza sessuale che non avra' altro seguito, almeno non con la stessa prostituta. Il tutto, in questo caso, viene visto come un'attivita' sociale. Uno degli aspetti piu' tragici di questi comportamenti si ha quando il marito infedele attacca tranquillamente l'HIV/AIDS alla moglie innocente. 
Un altro motivo e' che i thai sono generalmente persone tolleranti verso gli altri, specialmente coloro che essi considerano oppressi. Questa tolleranza si riflette nell'accettazione della prostituzione che pero' a permesso a questa di fiorire dato che non e' soggetta all'estremo stigma che si riscontra in altri paesi. Sempre secondo una ricerca deel 1996 i thailandesi generalmente disapprovano la prostituzione, ma lo stigma per le prostitute non è duraturo o grave, soprattutto perché molte prostitute sostengono  loro genitori attraverso il loro lavoro, ad alcuni uomini non dispiace sposare ex prostitute. Uno studio del 2009 sul benessere soggettivo delle prostitute ha scoperto che tra i lavoratori del sesso intervistati, il loro lavoro era considerato una cosa normale.
Queste considerazioni culturali in combinazione con la povertà e il richiamo di facili guadagni hanno hanno fatto in modo che la prostituzione in generale e il turismo sessuale, in particolare, fiorissero.
Naturalmente se non ci fosse quanto segue e marito, moglie, prostituta fossero tutti felici e contenti, se ognuno avesse fatto liberamente la sua scelta, tutti vaccinati e maggiorenni chi sarebbe chi scrive o che legge per poter obbiettare qualcosa? Ognuno e' libero di vivere come vuole, di fare quello che vuole, nessuna persona puo' insegnare a un'altra cosa sia il giusto concetto di liberta' se quella vive felice e magnificamente con il proprio concetto senza far male a nessuno, il problema e' che le cose non stanno proprio in questo modo.

Il traffico di esseri umani.
Wikipedia - Patpong.
La Thailandia e' nella lista dell'United Nations Office on Drugs and Crime sia come meta ideale per le vittime della tratta di esseri umani sia come fonte importante di persone vittime della tratta. Una percentuale di prostitute di età superiore ai 18 anni, compresi i cittadini stranieri provenienti da Asia ed Europa, sono in uno stato di servitù forzata e di schiavitù sessuale. Ci sono rapporti di tangenti prese da alcuni agenti di polizia a basso o medio livello per facilitare le forme più gravi di traffico di esseri umani.
Minoranze etniche come gli appartenenti alle tribu' delle colline nel nord della Thailandia, molti dei quali non hanno lo status legale nel paese, sono ad un livello di rischio sproporzionato per il traffico interno e all'estero. All'interno del paese donne sono vittime del traffico dal povero nord-est e dal nord verso il punto di smistamento di  Bangkok dove sara' decisa la loro destinazione di sfruttamento sessuale: Pattaya? Phuket? Ko Samui?
Secondo un documentario del 2003 "Trading Women", la maggior parte delle donne trafficate in Thailandia provengono dal Myanmar, altre dalla Cambogia, dal Laos e dalla Cina. Il film cita come cause alla radice del problema del traffico la situazione economica e politica del Myanmar, la distruzione dell'economia tradizionale thailandese nella regione delle tribù delle colline derivanti dallo sviluppo e da programmi di soppressione della cultura dell'oppio, l'incapacità di molti membri delle tribù di ottenere documenti in regola e partecipare alla vita sociale, e la corruzione dilagante tra polizia e guardie di frontiera.
Gia' nel 1996 le donne straniere costituivano la maggioranza delle prostitute in 40 stabilimenti del sesso in 18 province di confine che erano bordelli mascherati da karaoke bar, ristoranti e saloni di massaggio tradizionali. In alcuni luoghi, non ci sono donne thailandesi, inoltre 10.000 donne straniere vittime di tratta per sfruttamento sessuale ogni anno dai paesi vicini per sostituire le donne thailandesi che si sono trasferiti in altri ruoli nell'industria del sesso.
In realta' le donne che seguono il circuito della tratta delle schiave, perche' altro nome a queste povere donne non si potrebbe dare vengono e vanno molto npiu' lontano. 
Per le donne in entrata, ci sono donne europee che si prostituiscono in Thailandia vengono dalla Russia, Repubblica Ceca e Romania. Le donne entrano tramite procacciatori in Thailandia dalle loro nazioni d'origine. Procacciatori prendere le donne per Yaowaraj, Surawongse, Urupong e Kingphet essere prostituirsi in appartamenti. 
Per le donne in uscita e' comune che le donne thailandesi siano trattate in Giappone e vendute alla Yakuza che controlla i bordelli in cui sono costrette a lavorare al loro prezzo. E facile attirare queste donne perché la Thailandia ha 56 punti di crossover non ufficiali e 300 posti di blocco dove le persone possono attraversare il confine senza documenti. In un caso esemplare nel 2006, una di queste donne ha presentato una causa civile in Thailandia contro i colpevoli thailandesi che erano stati precedentemente condannati in tribunale. La donna era riuscito a fuggire dal giro di prostituzione controllato dalla Yakuza,  aveva ucciso la mama-sun (la donna che sorveglia le prostitute) e aveva trascorso cinque anni in una prigione giapponese.
Il Giappone non e' l'unico posto dove vengono trafficate donne thailandesi due donne thailandesi chiesero aiuto a una loro conoscente Suna Thianmanee per trovare un lavoro ben pagato in Saudi Arabia, entrambe si trovarono coinvolte nel traffico di esseri umani e furono obligate a prostituirsi. Le donne furono obligate a viaggiare in un piccolo vano sotto il serbatoio d'olio di un camion e a imbarcarsi su una petroliera.
Al suo arrivo nella capitale saudita, furono costrette a condividere una stanza di cinque metri per quattro con altre sette ragazze, una delle quali era la sorella di Suna. Fu loro detto che se volevano vivere avrebbero dovuto lavorare nella prostituzione, non come aiutanti di un ristorante come era stato promesso. Una delle donne disse loro che tutte erano state attirate li dalla sorella di Suna. Ogni ragazza doveva fare 4-10 servizi 4-10 al giorno. Suna si guadagna da 2.000 a 8000 per visita, mentre le ragazze ottenevano camera e cibo gratuito, l'imbarco e occasionalmente guadagnavano qualche mancia. In cinque mesi  Suna fu in grado di espandere il suo bordello affittando altri due piani. La maggior parte dei clienti erano operai thailandesi e filippini e alcuni cittadini sauditi.
Vicende simili si possono sentire su donne trafficate in molti altri paesi.

La prostituzione maschile.
Non e' da credere che il turismo sessuale riguardi solo i turisti, sono un buon numero le donne che si muovono per lo stesso motivo. Secondo una nuova ricerca, il numero di prostituti maschi nel Paese è triplicato negli ultimi due anni. Il mercato che fino a poco tempo era quasi esclusivamente concentrata su una clientela gay o bisessuali maschi, è diventato sempre più popolare tra le donne occidentali, in Europa e soprattutto nel Regno Unito. Alcune donne preferiscono gli uomini thailandesi agli uomini del proprio paese. Ci sono più di dieci club a Bangkok per soddisfare principalmente le clienti femminili, clienti provenienti da altri paesi asiatici, la maggior parte dal Giappone ma anche Europa e Stati Uniti. In Thailandia i lavoratori sessuali maschi provengono per lo più dalle zone povere del paese e sono spesso l'unico sostegno delle loro famiglie composte da coltivatori di riso.
Un documento di ricerca dal 2000 accenna al fatto che la maggioranza dei lavoratori del sesso maschile si identifica come eterosessuali, ma comunque effettua prestazioni sessuali con gli uomini.
Secondo uno studio del 2002 di si afferma che alcune donne dell'elite thailandese pagavano anche 10.000 baht a notte per i servizi di prostituti maschi neri importati dall'Africa e dalla Giamaica.


ONG e organizzazioni.
Contro tutto questo lottano diverse organizzazioni:
SHE Foundation (Self Help & Empowerment) lavora con donne e bambini intrappolati nel commercio del sesso a Phuket. Offre un programma di prevenzione che dà alle donne senza istruzione una formazione gratuita per impedire che queste finiscano nei bordelli per una mancanza di educazione. La SHE e' anche in grado di offrire un lavoro alle donne facendo fare gioielli all'interno del SHE Center.
EMPOWER è una ONG thailandese che assume una posizione neutrale verso le lavoratrici femminili del sesso e offre loro servizi educativi e di consulenza. del sesso E' operativo dal 1985 e ha uffici a Patpong, Bangkok,, Chiang Mai, Mae Sai e Patong Beach.    
SWING (Service Workers in Group) è un'emanazione recente di EMPOWER, offre sostegno ai lavoratori del sesso maschili e femminili in Patpong e Pattaya. Offre lezioni di inglese, insegna il sesso sicuro, distribuisce preservativi, e promuove la salute e la sicurezza con la loro palestra e gli sconti per esami medici. Le suore della neonata organizzazione lavorano sui lavoratori del sesso transgender a Bangkok e Pattaya.
Destiny Rescue e' un'organizzazione che si concentra sulla prevenzione e il soccorso di ragazze coinvolte nella prostituzione in Thailandia.
DEPDC è un'organizzazione che combatte il traffico di donne e bambini. 
The Population and Community Development Association guidata da Mechai Viravaidya, pioniere di pianificazione familiare e strategie di sesso sicuro in Thailandia da più di trent'anni. L'organizzazione non è più incentrata sulle questioni di sesso sicuro, ma continua a fornire informazioni, preservativi, e programmi di prevenzione in tutto il paese.
The Center for the Protection of Children's Rights Foundation è una ONG thailandese che tenta in primo luogo di prevenire e affrontare l'abuso fisico e sessuale, lo sfruttamento e l'abbandono dei bambini in Thailandia, è stata fondata nel 1981.
●  International Justice Mission organizzazione per i diritti umani, cristiana e nata negli Stati Uniti che opera in Thailandia per salvare i lavoratori del sesso dai bordello dove sono tenuti in schiavitù sessuale
Padre Ray Foundation a Pattaya fornisce cure e alloggio a bambini vulnerabili che possono trovare sicurezza nella casa dei Bambini e ragazzi. Donne sfruttate e loro bambini vengono aiutati e assistiti attraverso l'istruzione e le cure.
Il Progetto SOLD e' iniziata nel 2007 ed è impegnato a fermare la prostituzione minorile attraverso l'istruzione. La loro missione è quella di "prevenire la prostituzione minorile attraverso programmi culturalmente rilevante per i bambini più vulnerabili e di condividere le loro storie per potenziare creative, persone compassionevoli di agire.

I locali.
Prostitute in Thailandia si possono trovare in diversi luoghi, tra cui bordelli, sale massaggi, saune, bar, hostess, go-go bar, "beer bars" e karaoke.
Ab Ob Nuat significa "bagno e massaggio" in Thailandia la maggior parte delle volte consiste in un massaggio con olio, un massaggio a corpo nudo, un bagno, seguiti da prestazioni sessuali. Ci sono locali simili in Giappone.
Massaggio, in Thailandia occorre tenere ben distinti due tipi di massaggi il Nuat Phaen Boran e' il massaggio tradizionale non sessuale per cui la Thailandia e' giustamente famosa e saloni di massaggi che forniscono ai clienti massaggi erotici che arrivano fino al rapporto sessuale completo.
Bar per stranieri, sono la forma piu' diffusa di interazione fra thai e occidentali. A seconda dei locali giovani donne o uomini nel caso dei bar gay, o transessuali, "kathoeys", sono impiegati nei bar sia come ballerini, nel caso di go-go bar, o semplicemente come hostess che incoraggiano i clienti a consumare bevande.
Oltre a questo tipo di bar, ci sono una serie di altri locali per il commercio del sesso, alcuni bar, mentre non assumono prostitute a servire come ragazze del bar, consentono alle donne, "libere professioniste" di sollecitare i clienti.

I luoghi famosi.
Sebbene ci siano zone per la prostituzione in pressoche' ogni citta' thailandese alcune sono diventate piu' famose, sono queste principalmente le zone che si trovano in localita' frequentate da turisti e in particolar modo Patpong, Nana Plaza, and Soi Cowboy in Bangkok, Patong in Phuket e Pattaya. 
Patpong consta di due strade laterali parallele tra Silom Road e Surawong Road e una strada secondaria che va dalla parte opposta della Surawong. Patpong è raggiungibile a piedi scendendo dal BTS Skytrain alla stazione Sala Daeng della linea per Silom o dal MRT Bangkok Metro alla stazione Si Lom della Linea Blue.
Patpong 1 è la strada principale con molti bar di vario genere. Patpong 2 e' sullo stesso tipo. Accanto a queste si trova Soi Jaruwan, a volte indicato come Patpong 3, ma meglio conosciuto come Silom Soi 4. E' da tempo luogo di gay, mentre nel vicino Soi Thaniya si trovano bar costosi con hostess tailandesi che si rivolgono quasi esclusivamente agli uomini giapponesi.
Patpong prende il nome dalla famiglia che possiede gran parte della proprietà della zona, i Patpongpanich, immigrati da Hainan, in Cina, che hanno acquistato l'area nel 1946. A quel tempo si trattava di un appezzamento di terra non sviluppata, alla periferia della città, un piccolo Klong (canale) e una casa in legno di teak. La famiglia costrui'  una strada - ora si chiama Patpong 1 - e diverse shophouses che furono affitte. Patpong 2 è stato aggiunto in seguito, ed entrambe le strade sono in realtà di proprietà privata non sono strade della città. La cosiddetta Patpong 3 e Soi Thaniya non sono di proprietà della famiglia Patpongpanich. La vecchia casa in teak è stato abbattuto da tempo e il klong è stato coperto per far spazio a più shophouses. Originariamente era un'area dove si svolgevano affari normali, la venuta dei bar avrebbe in seguito scacciato la maggior parte delle altre imprese.
Nel 1968, alcuni locali notturni esistevano nella zona erano piu' che altro utilizzati come luoghi di  riposo e divertimento per truppe statunitensi in servizio nella guerra del Vietnam. E' negli anni dal 1970 al 1980 che Patpong diventa la principale zona di vita notturna in Bangkok, ed e' diventa famosa per i suoi spettacoli di sesso esplicito. A meta' degli anni '80 Patpong ospita l'annuale Mardi Gras, una fiera di strada che genera considerevoli quantità di denaro per opere di beneficenza tailandese. Dalla fine degli anni '80, la famiglia Patpongpanich comincia ad affittare piccoli lotti in mezzo a Patpong 1 per un mercato notturno.
Oggi, le aree di vita notturna di Nana Plaza e Soi Cowboy fanno una forte concorrenza a Patpong. Tuttavia, Patpong è l'unica area in Bangkok all'interno della zona ufficiale dei divertitimenti, decretata come tale dal governo thailandese nel 2004, questo permette ai locali che si trovano in questa zona di ri9manere legalmente aperti fino alle  2, al posto dell'ora di chiusura legale delle altre aree che e' l'1. L'applicazione di questa legge è stata inizialmente molto stretta, ma poi si e' smorzata nel tempo.
Oggi ci sono segni che Patpong si sta allontanando dall'industria del sesso e intende fornire altri tipi di intrattenimento. Ora ci sono una serie di bar con musica dal vivo che attirano sia thai che turisti, nonché un certo numero di ottimi ristoranti.
Wikipedia - Nana - Ladyboys.
Nana Plaza è un distretto a luci rosse in un edificio a 3 piani di Bangkok, che si dice essere il più grande complesso di sesso del mondo intero. Si trova sulla Sukhumvit Road Soi 4 di fronte l'Hotel Nana, a pochi passi dal BTS Skytrain stazione Nana. Il nome deriva dalla famiglia Nana, che aveva in Lek Nana il membro più importante, che possiede molte proprietà nella zona e ha molta influenza in Thailandia. La zona serviva principalmente clienti europei e americani tuttavia da pochi anni vi si trovano anche uomini giapponese in fuga dai locali dedicati a loro che hanno in effetti prezzi troppo alti.
Il Plaza è un edificio di forma quadrata con un solo ingresso sul lato occidentale, ed è costituito da un piano terra e da due piani aggiuntivi. Ha iniziato come zona per ristoranti alla fine del 1970. Durante i primi anni '80 i go-go bar cominciarono ad apparire e poco a poco sostituirono i ristoranti. La composizione di quei bar è cambiato nel corso degli ultimi anni, molti bar hanno aperto come semplici pub, vendono birra senza ballo. Tre hotel a ore si trovano al piano superiore. La maggior parte delle bargirls che lavorano a Nana Plaza sono disposte a uscire con i clienti dietro pagamento di una multa al bar per il mancato lavoro. Mentre molti bar in Nana Plaza non utilizzano kathoeyi, altri lo fanno in esclusiva. Nana Plaza e' il luogo dove si muove Sonchai Jitpleecheep il detective delle storie di John Burdett.
Soi Cowboy e' una corta strada, lunga appena 400 metri ma comprende circa 40 bar, è simile a Nana Plaza e Patpong e si rivolge principalmente ai turisti ed espatriati.
Si trova vicino Sukhumvit Road, tra Sukhumvit Soi 21, chiamato anche Soi Asoke, e Soi 23, a pochi passi dal BTS Skytrain fermata di Asok e dalla metropolitana di Bangkok fermata Sukhumvit. Il Grand Millennium Hotel si trova nelle vicinanze. I go go bar che si trovano qui seguono lo schema comune in Thailandia: le bevande alcoliche vengono serviti da donne in bikini che di volta in volta ballano su un palcoscenico. Donne che danzano in topless o anche nude si possono vedere occasionalmente, in alcuni bar, ma sono illegali. La maggior parte delle ballerine sono anche prostitute e sono disposte ad uscire col cliente se paga una "multa bar" al bar e una tariffa a parte per loro. Prestazioni sessuali si svolgono normalmente nella camera d'albergo del turista.
La zona prende il nome dal TG "Cowboy" Edwards, un aviatore americano in pensione che apri' qui uno dei primi bar nel 1977. Edwards era un afro-americano, prese il suo soprannome, perché indossava spesso un cappello da cowboy.
Lasciando Bangkok per Pattaya troviamo Walking Street. Si tratta di un'attrazione turistica che richiama i cittadini stranieri e thailandesi, soprattutto per la vita notturna. E' quartiere a luci rosse con molti go-go bar e bordelli. La strada va dalla fine sud di Beach Road al molo Bali Hai. E' chiusa ai veicoli dalle 18:00 alle 02:00 e il parcheggio per le auto e' disponibile alla fine di Bali Yai. L'area comprende ristoranti di pesce, locali con musica dal vivo, bar, birrerie, discoteche, bar sport, go-go bar e discoteche, ed è illuminata di notte da molte insegne al neon colorate. L'orario di chiusura è stato esteso alle 02:00 per gli stabilimenti di intrattenimento.
Pattaya ospita anche la piu' grande area gay di tutta l'Asia che comprende Boyztown e Sunee Plaza. Quest'ultima e' famosissima si trova appena fuori Soi VC, che a sua volta si stacca dalla seconda strada a sud di Pattaya. È costruito attorno a due strade parallele, con una strada di unione. Tutti gli edifici di Sunee Plaza sono di proprietà della signora Sunee, una cittadina tailandese, e sono affittati a imprese diverse. Con più di 50 attivita', Sunee Plaza vanta la più grande collezione di locali gay concentrati in una sola zona in Thailandia. Dopo un raid della polizia nel luglio 2008, tutti i bar sono stati trovati perfettamente in regola, nessuno ospitava la minima attività illegale.
●  Patong Beach in Phuket è altrettanto famosa per la sua vita notturna che è incentrato su due aree principali Bangla Road e 'Paradise Complex',  Bangla Road e' prevalentemente rettilinea  mentre il 'Paradise Complex',  è prevalentemente gay. Entrambe le strade sono piene di molti bar a tema, discoteche, e go go bar. La prostituzione in Thailandia è illegale, ma tollerata come è il caso di Patong Beach, soprattutto in Bangla Road, dove ci sono molti uomini anziani occidentale che si dilettano a bere con donne thailandesi molto più giovani piu' giovani di loro. La maggior parte delle discoteche di Patong addebitare una tassa di ammissione di 100 baht, ma piuttosto che essere una tassa d'iscrizione è in realtà il prezzo minimo per sedere bere in quanto si ottiene un buono che da diritto alla consumazione.

Problemi sanitari.
Ovviamente l'alta attivita' di prostituzione crea problemi al paese. Questi problemi sono cosi' gravi che in nella scheda dedicata alla Thailandia di "The Wolrld Factbook" della CIA, alla voce "Popolazione" si legge:
"nota: le stime per questo paese tengono esplicitamente conto degli effetti dell'eccesso di mortalità dovuta all'AIDS, questo può portare a minore aspettativa di vita, mortalità infantile più alta, tassi di mortalità più elevati, bassi tassi di crescita della popolazione, e cambiamenti nella distribuzione della popolazione per età e sesso di quanto sarebbe altrimenti previsto".
Nel 2008 532.522 thailandesi erano affetti da HIV/AIDS. L'incidenza di HIV/AIDS in Tailandia, e in particolare tra i lavoratori del sesso, è stata oggetto di un'importanti attenzione da parte dei media e di istituzioni accedemiche, la Thailandia ha ospitato la XV Conferenza Internazionale sull'AIDS nel 2004.
Mechai Viravaidya, noto come "Mr. Condom", ha lottato instancabilmente per aumentare la consapevolezza delle pratiche di sesso sicuro e l'uso dei preservativi in Thailandia. Ha servito come ministro per il turismo e la prevenzione AIDS dal 1991 al 1992, e ha anche fondato la catena di ristoranti Cabbages and Condoms, che offre preservativi gratuiti ai clienti.
Dopo l'emanazione da parte del governo thailandese del primo piano quinquennale per combattere l'HIV/AIDS nel paese, che comprendeva il programma di Mechai "100% preservativo" a partire dal 1994, per promuovere l'uso del preservativo durante i rapporti sessuali con prostitute. Comunque non e' disponibile nessun dato aggiornato sull'uso del preservativo. Il programma inculca nelle lavoratrici del sesso di rifiutare rapporti sessuali senza preservativo, e monitora le statistiche al fine di individuare i bordelli, che consentono rapporti sessuali senza preservativo. Nonostante gli sforzi messi in atto nelle strategie anti-HIV, si stima che l'uso del preservativo rimane piuttosto basso, nel 2010 il Dipartimento di Controllo delle Malattie ha stimato che il 60% degli adolescenti sessualmente attivi, oltre il 50% dei gay e il 40% delle prostitute non usa regolarmente il preservativo.
La Thailandia è stata elogiata per il suo impegno nella lotta contro l'HIV/AIDS alla fine degli anni '90, ma uno studio nel 2005 ha rilevato che la mancanza di sostegno pubblico negli anni precedenti aveva portato a una recrudescenza della malattia.
Con il cambio di governo nel 2006, la Thailandia ha rinvigorito la sua prevenzione dell'HIV/AIDS e gli sforzi per controllarlo. A partire dalla fine del 2006, l'88% delle persone affette da HIV stavano ricevendo ART, secondo l'UNAIDS. Nel 2007, la Tailandia ha adottato un piano triennale strategico che concentra gli sforzi sulla prevenzione dell'HIV, in particolare per le persone con più probabilità di essere esposti al virus e per parti della popolazione che sono piu' difficili da raggiungere. All'inizio del 2007, il governo ha annunciato che stava invalidando brevetti sui farmaci per il trattamento dell'HIV, così, il governo continuo' a lottare per raggiungere un accesso universale alle cure. 
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I dati per effettuare questa ricerca sono ricavati da
Dario Agnote, "Sex trade key part of S.E. Asian economies, study says," Kyodo News, 18 August 1998.
CATW - Asia Pacific, Trafficking in Women and Prostitution in the Asia Pacific.
Bangkok Post archivio.
The Nation Multimedia archivio.
Sydney Morning Herald archivio.

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