Ovunque andiate... che i vostri piedi non inciampino, che le vostre braccia non si indeboliscano e che le vostre parole siano veritiere. Allora le vostre speranze saranno esaudite e le vostre iniziative avranno successo (Fabio, da una Preghiera tribale del nord Thailandia).

lunedì 28 marzo 2011

Le orchidee.




La Thailandia e’ una terra dalla bellezza sensuale uno sei dei suoi simboli e’ il piu’ sensuale dei fiori, un fiore che quando si presenta, basterebbe la sua forma a dichiarlo tale, ma non si accontenta e quando dichiara il nome, con esso, dichiara ulteriormente la sua sensualita’: l’orchidea. Il nome orchidea deriva dalla parola greca orchis che vuol dire testicoli. Questo nome venne attribuito al fiore per la particolare forma delle radici tuberose di alcune specie.
Ognuna delle 15,000-35,000 specie dei 400-800 generi di piante perenni non legnose che formano la famiglia dello Orchidacea, oltre alle innumervoli specie ibride coltivate nelle serre. Considerate fiori attraenti e con capacita’ di adattamento elastiche le orchidee crescono nella maggior parte del mondo non polare, specialmdente nelle regioni tropicali, le foreste tropicali monsoniche e le mangrovie della Thailandia costituiscono ambienti prppizi alla crescita di queste straordinarie piante, terrestri e epifite, caratterizzate da forme, dinensioni, colori variatissimi e profumi inebrianti.
In Thailandia esse vivono dal livello del mare ad altezze di poco superiori ai 1,000 mt. Si trovano sul terremo, attaccate ai rami degli alberi e nelle fenditure di montagne rocciose. Alcune crescono nel terreno delle foreste pluviali nascoste dal solementre altre prosperano nell’arido altopiano di Korat, nel nordest. Molte orchidee fotosintetizzano, ma alcune vivono su materiale organico morto, assorbendo cibo da un fungo che vive nelle loro radici, altre vivono su rami formando veri giardini pensili. La materia organica che si accumula nelle infrattuosita’ dei rami forma una vera lettiera. Grazie alla loro natura complessa, queste piante riescono a asorbnire acqua e elementi nutritivi senza parassitare gli organismi sui quali crescono.
Cio’ cke le accomuna e’ che tutte hanno bilaterali simmetrici e tre sepali, tutte bsono inoltre formate da qiattro parti: sepalo, petalo, antera e labello. Api e vespe sono gli impollinatori naturali delle orchidee. Quando l’insetto si posa sui labelli per bottinare il polline gli aderisce alle zampe e al corpo e l’animale lo traporta verso altri fiori. Alcune orchidee possono emettere un odore simile a quello emamato dagli organi femminili degli insetti, con questo sistema attirano cosi’ i maschi che copulando con il fiore, scuoyono il polline delle antere e creano involontariamente l’impollinazione. Una buona parte della medicina tradizionale, beveraggi e cibi blocali sono preparati con queste piante. L’esportazione di orchidee costituisce una cospicua fonte di reddito per la Thailandia.
La famiglia delle Epidendrum e’ il genere principale delle orchidee. Sono principalmente ordchidee selvatiche con piu’ di 1,000 speci.
Il secondo piu’ largo genere sono le Dendrobrium che si possono ntrovare a nord nell’Himalaya o a sud, in Australia. Questo gruppo contiene 900 specie.
Molte specie nell’intrigante e colorato genere delle Cattleya sono ibride con toni che vanno dal violetto, al giallo al crema.
Le specie del gruppo Cymbidium, ce ne sono circa 40, sono molto apprezzate per le molteplici fioriscienze che si trovano su uno stema e per la loro longevita’.
Le orchidee del genere Brossavola sono generalmente biache e fragranti e mostrano labbra pesantemente frastagliate agli angoli del fiore.
Fra le orchidee che vivono in questo paese si possono ricordare:
Aerides Odorata. Volgarmente detta “bambino aereo”, nome che ricorda l’origine epifita, ma e’ conosciuta anche come “orchidea a cida di volpe”. Molto profumata presenta tinte avorio, fucsia be cremesi carico.
Bulbophyllum concinnum. ospite nelle mangrovie e negli ambienti umidi, appartiene alla piu’ ampia famiglia delle orchidee, le Bulbophilla. I suoi rizomi si attaccano ale radici e ai rami degli alberi e formano mazzi gialli.
Cattleye. Queste orchidee epifite divennero di gran moda in Europa all’inizio del secolo scorso. Devono il loro nome a William Cattley che per primo le acclimato’ in Inghilterra. Le cattleye sono celebrate anche da Proust che in In amore di Swan parla della smodata passione per esse di Odette de Crecy. I floruculturi creano mediante impollinazione incrociata straordinari ibridi, richiestissimi nsul mercato dei fiori da taglio.
Coibra. Specie rara di orchidea terrestre a forma di berretto frigio che le ha valso il nome di coibra con riferimento ai coribanti, ke divinita’ minori di origine frigia cresce nel sottobosco delle foreste tropicali monsoniche, dove ha a disposizione acqua e sostanze nutritive in abbondanza.
Cymbidium siamensis. Diffusa in tutta l’Asia e, come dice il nome scientifico originaria fella Thailandia. Cresce fra i 300 e i 750 metri di altitudine. Il cymbidium, il cui nome deriva da un etino greco che significa “a forma di battello” era considerato da Confucio il re dei fiori.
Dembrobium Trigonopsis. Il suo nome, De Arobium, deriva dal greco dendron, albero, e sta a indicare che bsi tratta di un organismo epifita che cresce sugli alberi. Deiffuso dalle fitte foreste della Malesia fino alle cime dell’Himalaya. E’ un fiore che cresce prevalentemente nelle foreste della Thailandia, della Birmania be del Laos.
Pantofola di Venere gialla. Questa orchidea terrestre gialla cresce nei crepacci calcarei alle basse altitudini nella Thailandia meridionale, in Birmania e in Cambogia.
Vanda Cerulea. Spettacolare orchidea azzurra, originaria bdella Thailandia, appartiene alla famiglia delle Vanda,. E cresce fra i 1000 e i 1400 metri di altitudine. Si trova sopratutto nelle montagne intorno a Chiang Mai.
Fra le orchidee piu’ particolari e’ da ricordare la Refflesia kerri meijer, i thai la chiamano bua put, vive nell’isola di Khao Sak ed e’ uno dei piu’ grandi e piu rari fiori al mondo. Il fiore, parassota spende molta parte dell’anno come fibra ricavando nutrimento dall’interno di radici di liane. Germogli si sviluppano all’interno della corteccia delle radici, esp[lodendo e rigonfiandosi fino all’altezza di un bambino. Quando fioriscono in gennaio e febbraio i fiori rosso marrone crescono fino a una sorpente misura di 82 cm. in diametro. Il profumo e’ sgradevole agli uomini, ma li insetti lo amano. Il fiore puo’ essere visto lungo alcyni dei tracciati ndei parchi.
Fra le specie ibride prodotte in serra e’ da ricordare la Udorn Saunshine, prodotta dalla Udorn Sunshine Nursery in Udon Thani, una rara orchidea coltivata per la sua fragranza e la prima da cui e’ stato ottenuto un profumo.
L’industria delle orchie e’ dominata oggi, in Thailandia, da un pugno di larghe corporazioni che si trovano vicino Bangkok, come Bangkok F;lower Center, e da molti piccoli operatori nella valle del Mae Rim, a nord di Chiang Mai. L’esportazione di orchidee refrigerate inizio’ negli anni ’50 del secolo scorso e ora porta piu’ di $ 100 milioni al paese, ogni anno, con il Giappone, lEuropa, gli Stati Uniti come paesi importatori. A dispetto del fatto che le orchidee sono particolamente abbondanti nei paesi tropicali come la Thailandia, l’industria rimse praticamente sottosviluppata fino alla meta’ degli anni ’80, quando orticultori locali decisero di Sfidare il dominio di Sangapore in questo campo. Essi subito scoprirono che il clima piu’ secco della Thailandia era superiore per la coltivazione delle orchidee e fu un fiorire di fattorie per orchidee.
I coltivatori tai hanno concentrato la produzione sulle Debrodium, uno dei pochi generi di orchidea che puo’ produrre fiori entro un solo anno e piu’ di 30 spray nello stesso tempo, molte orchidee producono solo tre spray per anno, il che porta a una minore produzione e a un piu’ alto costo. Altri grandi vantaggii delle Dembrodium sono la loro abilita’ di vivere senza acqua per piu’ di un mese e il fatto che le piante continuano a fiorire tutto l’anno. Grazie a queste scielte in una decade la Thyailandia e’ diventata il piu’ grande esportatore di orchidee nel mondo.
Le orchidee possono durare diverse settimane con le appropriate cure e refrigerazioni. Ma i fiori piu’ fini sono quelli tagliati al mattino presto sotto vaste tettoie di coltivazione, impacchetate in scatole di cartone con agenti per l’umidita’, e quindi inviate all’aeroporto di Bangkok per essere immediatamente esportate.
Per rimanere a galla nella competizione con altri paesi, come il Giappone, i coltivatori tai non solo far correre le loro operazioni di esportazione con militare precisione ma anche essere pronti a cambiare le loro piantagioni e coltivazioni e il modo di esportare secondo mode internazionali. Negli anni ’90 molti dei piu’ comuni tipi di orchidea videro annassare il loro prezzo sul mercato internazionale che fu allagato da un surplus delle classiche favorite, come la porpora “Madame Pompadour”.del gruppo delle Dembradium.
Confrontandosi con la caduta dei prezzi i coltivatori si concentrarono su specie piu’ esotiche per mantenere i margini di profitto: la Makkara, la Alanda, la Vanda e la Cattleya genera.
Sempre cercando di mantenere e magari aumentare il margine di profitto nell’altamente competitivo mercato delle orchidee i coltivatori si sono recentemente mossi nel mondo controverso della tecnologia, la clonazione delle orchidee in piante perfettamente identiche. Questa tecnica fu subito riconosciuta come superiore alla riproduzione con semi dato che questsa dimezza i tempi necessari per la maturazione e assicura la perfetta produzione di piante resistenti alle malattie. La clonazione provvede anche un meccanismo per ri[rodurre l’esatta replica di molte specie attrattive di piante.
Le conoscenze ottenute in questo campo sono state applicate ad altre importanti aree di coltivazione e esportazione, notevoli gli asparagi, felci decorative e frutta esotica. Una tecnica che partita con le esotiche orchidee si e’ ora espansa a includere quasi tutta la frutta e le verdure del paese.  


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